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Opera d’arte – Storia di N.

Ognuno di noi è un’opera d’arte bellissima. Noemi quando ha cominciato a creare la sua non sapeva che avrebbe trovato i suoi colori attraversando una foresta. Lì, ha incontrato un lupo, pieno di demoni, che ululava alla luna per avere indietro la sua vita. In sua compagnia Noemi si è risentita viva e la sua anima ha trovato un luogo in cui abitare. Ma il buio l’aveva già avvolta: l’unica luce che vedeva era negli occhi dell’animale e per quelli ha iniziato a colorare… Oggi, a distanza di tempo, medicando le sue ferite, Noemi ha imparato a correre verso la vita e verso quella degli altri; colleziona cataloghi di opere d’arte e aiuta a crearle.

Contronarrative e moderazione degli HS

Da molti anni enti nazionali e internazionali collaborano con le aziende che gestiscono i social media con lo scopo di rendere più efficaci le modalità di rimozione dei contenuti discriminatori.

Questa attività è culminata in azioni congiunte tra enti pubblici e società private, come il Codice di Condotta dell’Unione Europea per il Contrasto all’Hate Speech, ma anche a decisioni clamorose da parte delle aziende che gestiscono i social media, come il ban di Donald Trump da Twitter dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.

La rimozione dei contenuti non è però l’unico approccio possibile al contrasto dei contenuti discriminatori e in alcuni può avere effetti controproducenti, come l’aumento della polarizzazione tra comunità degli utenti.

L’AI contro le discriminazioni

La diffusione nelle nostre vite quotidiane di piattaforme basate su contenuti generati dagli utenti ha portato con sé grande entusiasmo, ma anche numerose preoccupazioni per la diffusione di contenuti discriminatori.

Negli ultimi anni numerose persone all’interno della comunità accademica che si occupa di Intelligenza Artificiale e al Trattamento Automatico del Linguaggio Naturale hanno sviluppato strumenti e risorse per il contrasto automatico alle discriminazioni.

Progetti come Contro l’odio, che identifica i tweet in lingua italiana che contengono Hate Speech, o come CONAN, dedicato alla creazione automatica di risposte a contenuti islamofobi, sono esempi di come le tecnologie possano essere utilizzate per ridurre le discriminazioni online.

Alterità e discriminazione

Alterità e discriminazione

La figura dell’Altro, lo sconosciuto, si contrappone all’Io, che invece è noto. Ma come descrivere ciò che non si conosce? L’Altro quindi è costruito a partire da tratti familiari, inseriti nell’identità del “Noi”, ma, di questi tratti, si prendono gli aspetti contrari a quelli che designano il “Noi” e servono a delimitarne i confini, proiettando sull’Altro il negativo del Noi, o almeno ciò che Noi non siamo. In questi casi l’appartenenza al gruppo diventa il marcatore di una alterità che riguarda chi vi appartiene e che lo caratterizza per il fatto di essere portatore di una differenza immutabile e stabile rispetto ad altri gruppi, In questo senso, quindi, il collettivo esclude l’Altro nel momento stesso in cui lo crea. Il tema della costruzione sociale dell’Altro è quindi strettamente intrecciato con i fenomeni del pregiudizio e della discriminazione, che a loro volta sono prodotti del modo in cui organizziamo le informazioni e diamo senso al mondo.

In queste slide è possibile trovare un breve percorso informativo che ci accompagna ad approfondire questi temi di rilevante importanza per la convivenza sociale.

Discriminazioni e intersezionalità

A partire dal principio di non discriminazione, in questa sezione la dott.ssa Giulia Gozzelino ha presentato una riflessione su come il posizionamento e la consapevolezza delle dinamiche intersezionali siano indispensabili ad azioni educative e sociali che si muovono in una prospettiva antirazzista, interculturale e decoloniale.