IDEAs

Inclusive Dialogue for Equal Actions

Il progetto IDEAs – Inclusive Dialogue for Equal Actions è parte delle azioni di Public Engagement dell’Università degli Studi di Torino il cui scopo è di “instaurare relazioni stabili di ascolto, dialogo e collaborazione tra i ricercatori e i cittadini, gli studenti e le studentesse di tutte le età, gli/le insegnanti, le istituzioni e le imprese del territorio”. Con le iniziative di Public Engagement, l’Università si propone di creare un ponte tra il mondo della ricerca, il pubblico e gli enti del territorio pensando a iniziative in grado di coinvolgere le tre categorie di attori in maniera attiva. 

IDEAs e The Human Library Organisation

IDEAs prende spunto dall’esperienza di Human Library (Menneskebiblioteket in danese), un’organizzazione internazionale non-profit con sede a Copenhagen, in Danimarca.
Il primo evento di Human Library si tenne nel 2000, organizzato dai fratelli Ronni e Dany Abergel e dai loro colleghi Asma Mouna e Christoffer Erichsen. I quattro membri della ONG “Stop the Violence” elaborarono l’idea dopo l’omicidio motivato da odio razziale che aveva coinvolto un loro amico.

IDEAs e Living Library

I dipartimenti che hanno proposto IDEAs si sono ispirati a Human Library per organizzare diversi eventi di LL distribuiti nel corso del 2022 e del 2023. Con l’aiuto di partner esterni, IDEAs raccoglie le esperienze di discriminazione quotidiana di ogni tipo e mira a ricreare uno spazio sicuro in cui libri e lettori possono incontrarsi per vivere l’esperienza iniziata in Danimarca nel 2000. Le LL si rivelano uno strumento prezioso i cui effetti si ripercuotono sul modo in cui le persone percepiscono il mondo, il prossimo e il futuro che condividono [Little et al. 2011]: il contatto diretto con l’altro è uno strumento estremamente efficace per abbattere le barriere e i pregiudizi. Vedere l’essere umano che si nasconde dietro l’altro, il diverso, permette di realizzare che lo stereotipo non rende mai giustizia alla persona [Garbutt 2008].
Non è solo il senso comune a suggerire l’efficacia delle LL nella decostruzione dei pregiudizi: la ricerca scientifica sul tema conferma il ruolo centrale del contatto diretto nell’abbattimento delle barriere.

Discriminazioni: non solo razzismo

Oggi più che mai nelle nostre società complesse e multiculturali è necessario sensibilizzare la cittadinanza all’importanza dei contrastare le discriminazioni e alla responsabilità del singolo cittadino nel promuovere e attuare i diritti umani, che spesso sono vissuti come astratti e lontani dalla quotidianità.
I rapporti ufficiali sui dati relativi alle discriminazioni e ai pregiudizi mostrano in maniera piuttosto chiara che soffermarsi sui pregiudizi di natura razziale non è esaustivo rispetto a un quadro che, nella realtà, si dimostra ben più complesso e articolato. Un interessante sondaggio del 2014 sulla diffusione di pregiudizi e stereotipi tra i ragazzi tra i 14 e i 17 anni elaborato dall’Istituto Piepoli (ci vorrebbe riferimento biblio) mostra ad esempio che, secondo gli intervistati, le categorie più discriminate sono la comunità LGBTQ+ seguita in ordine dai Rom, dalle persone obese o in sovrappeso, dalle persone definite di origine africana, da quelle “molto povere”, dai dalle persone disabili e idalle persone di religione musulmana. Tra gli adolescenti, in particolare, sembra essere il sovrappeso il motivo di discriminazione più diffuso. Altro motivo diffuso di discriminazione è l’età: sia le persone considerate giovani sia quelle più anziane si trovano nella vita di tutti i giorni di fronte a forme di discriminazione più o meno velate. Per quanto riguarda gli anziani, soprattutto con lo scoppio della pandemia di Sars-Cov-2, l’ipotesi di un “lockdown mirato” ha, ad esempio, fatto nascere un dibattito attorno all’eventualità di isolarli.
I pregiudizi e la discriminazione di genere sono ormai noti al grande pubblico soprattutto a seguito della stagione dei movimenti femministi degli anni Settanta, che hanno condotto al riconoscimento di questa attuale forma di discriminazione, ma continuano a persistere nelle nostre società.

Le azioni di IDEAs

L’azione principale di IDEAS è l’organizzazione di eventi di Living Library per sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle discriminazioni che possono svilupparsi lungo l’arco della vita e per favorire l’incontro e il dialogo inclusivo.
L’organizzazione delle Living Library (LL) è stata accompagnata da seminari formativi rivolti alla popolazione studentesca e alla cittadinanza più in generale. Grazie alla collaborazione con i partner. IDEAs raccoglie e rende disponibili un insieme di risorse utili per la formazione e per favorire il contrasto ad ogni forma di stereotipo e pregiudizio, in tutti gli ambiti della società civile.

Formazione di studentesse e studenti UniTo:
Il laboratorio per le/gli studenti di tutti i corsi di studio UniTo, intitolato IDEAs – Laboratorio Interdisciplinare di Living Library per il Contrasto alle Discriminazioni, si è composto di sei incontri nel corso dei quali le/gli studenti hanno approfondito temi riconducibili a diverse aree disciplinari (scienze giuridiche, psicologiche, sociologiche, pedagogiche, ecc.). La partecipazione al laboratorio ha favorito l’acquisizione di competenze metodologiche necessarie alla rilevazione di informazioni relative a comportamenti discriminatori, e l’incontro con le associazioni partner di IDEAs. Il laboratorio ha inoltre coinvolto attivamente gli studenti attivamente per la realizzazione della prima LL, attraverso la raccolta delle storie dei futuri libri;

Repository: Si tratta di una biblioteca post-evento, contenente la presentazione e le immagini dei vari eventi di LL, il catalogo dei libri per ogni evento, le registrazioni audio dei racconti

Tool Kit:
Si tratta di una raccolta di risorse on line open access (documenti, articoli, materiali digitali, ecc.) accessibili a tutti coloro che vogliano formarsi sul tema del contrasto alle discriminazioni